
Scende il deficit/pil al 9%. Sale la pressione fiscale al 38,4%
Sale il reddito delle famiglie ma si riduce il potere d’acquisto. Nel primo trimestre 2022 il reddito disponibile delle famiglie è aumentato del 2,6% rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, per effetto del generalizzato aumento dei prezzi, il potere d’acquisto è cresciuto soltanto dello +0,3% rispetto al trimestre precedente. A dirlo è l’Istat secondo cui la propensione al risparmio delle famiglie è stata pari al 12,6%, in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, a fronte di una crescita della spesa per consumi finali più debole rispetto a quella del reddito disponibile (+1,4% e +2,6% rispettivamente).
Sempre nel primo trimestre dell’anno l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -9%, in miglioramento rispetto al -12,8% dello stesso trimestre del 2021. Il saldo primario delle amministrazioni pubbliche (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -5,2% (-9,4% nel primo trimestre del 2021). Il saldo corrente delle amministrazioni pubbliche è stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del -5,3% (-8,2% nel primo trimestre del 2021). La pressione fiscale è stata pari al 38,4%, in aumento di +0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 41%, è diminuita di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento, pari al 24,1%, e’ aumentato di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.