
Il boom di presenze sulle spiagge italiane è merito soprattutto del ritorno degli stranieri, in particolare europei, che hanno ripreso a frequentare i litorali, soprattutto del nord e delle isole. Assenti i russi
E’ boom di presenze a giugno nelle spiagge italiane con i lidi presi letteralmente d’assalto. Secondo i dati del Sindacato italiano balneari si parla di numeri a doppia cifra rispetto al 2021. Spiccano soprattutto Campania e Puglia con un +40%, a seguire Toscana con +30%, Liguria ed Emilia-Romagna con +25%, bene anche le Isole maggiori con +25%. «Siamo tornati ai livelli pre-pandemia, in alcune località li abbiamo anche superati», ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari, aderente a Fipe Confcommercio.
Le persone si muovono soprattutto durante i fine settimana e la grossa novità è che rispetto ad un anno fa si registra una cospicua presenza di stranieri. Si tratta soprattutto di europei, in particolare tedeschi, austriaci, svizzeri, polacchi, ungheresi, francesi e spagnoli, che privilegiano i litorali del nord e delle isole. Discreto l’afflusso anche di americani mentre sono completamente assenti i russi, a causa del conflitto in Ucraina: un duro colpo soprattutto per le località che attirano turisti facoltosi.
Rimangono però alcune preoccupazioni in capo all’intero settore, oltre al dilungarsi della pandemia. «Gli imprenditori balneari sono seriamente preoccupati per il proprio futuro e quello delle proprie famiglie a causa di recenti interventi legislativi confusi e pasticciati, come la confisca e la messa a gara delle aziende balneari, che rischia di mettere in dubbio un modello efficiente di turismo», evidenzia Capacchione.