Le cooperative di produzione lavoro vantano un credito di oltre 900 milioni nei confronti della P.a. Mancano gli addetti e pesa la burocrazia
Le cooperative di produzione lavoro vantano un credito di oltre 900 milioni nei confronti della P.a. A fare il punto è stato il presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi, Massimo Stronati, in occasione dell’assemblea nazionale che lo ha riconfermato nel suo ruolo.
Una cooperativa su tre lamenta il difficile reperimento delle figure giuste, non trovando profili specializzati. Uno studio Censis-Confcooperative stima in 1,2% la mancata crescita del Pil a causa del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, che riguarderebbe almeno 240.000 figure professionali. Più in dettaglio nella produzione lavoro e servizi, dall’edilizia alle pulizie, dal trasporto alla movimentazione merci, ci sono circa 3.000 lavoratori mancanti in un sistema che dà lavoro a 127.000 persone.
Quanto al costo del lavoro nel 2021 il carico fiscale è stato pari al 46,52%, di cui il 24% a carico del datore di lavoro, rispetto a una media dei paesi Ocse pari al 35,92%, con un’incidenza sul datore del lavoro del 13,46%. Pesa da noi anche la burocrazia, con gli oneri amministrativi che gravano sulle piccole imprese per circa 31 miliardi di euro.