Biden vola in Arabia Saudita e parlerà di sicurezza energetica
La crisi petrolifera non è finita, anzi il peggio potrebbe ancora arrivare. A lanciare l’allarme è l’AIE, l’Agenzia internazionale per l’energia, secondo cui i lockdown in Cina, le incognite sulle prospettive di crescita globali legate alla recessione innescata dalle difficoltà di approvvigionamento di materie prime, pesano sui prezzi del greggio. «Il mondo non ha mai assistito a una crisi energetica così grave in termini di profondità e complessità – ha detto il direttore esecutivo dell’AIE, Fatih Birol, durante un forum globale sull’energia a Sydney -. Potremmo non aver ancora visto il peggio. La stretta globale sul petrolio potrebbe continuare ad avere ripercussioni in tutto il mondo fino alla fine dell’anno».
Intanto il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden si prepara a partire per il Medio Oriente, dove farà tappa in Arabia Saudita e parlerà di sicurezza energetica. Secondo gli addetti ai lavori l’inquilino della Casa Bianca chiederà al leader dell’OPEC di aumentare la produzione di petrolio nel tentativo di alleviare la pressione sui prezzi dell’oro nero.