Turchia: “raggiunto l’accordo generale sui corridoi di grano”. Anche la catena d’abbigliamento H&M abbandona il mercato russo. Aie: “azioni coordinate in Ue per evitare un grave gas crunch”. Raddoppiano le importazioni di gas in Ue da Azerbaigian entro il 2027
Il colosso russo Gazprom ha dichiarato “cause di forza maggiore” sullo stop alle forniture di gas all’Europa ad almeno un importante cliente a partire dal 14 luglio, secondo un documento visionato in esclusiva da Reuters. Nella lettera il gigante energetico afferma di non poter adempiere ai suoi obblighi di fornitura a causa di circostanze “straordinarie” al di fuori del suo controllo. Fonti citate dalla Reuters sostengono che la lettera si riferisce alle forniture attraverso il gasdotto Nord Stream 1.
È stato intanto concordato in termini generali un piano per il trasporto di grano e generi alimentari attraverso corridoi sicuri nel mar Nero dai porti dell’Ucraina. Lo ha detto il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, commentando l’esito dell’incontro tenutosi la scorsa settimana a Istanbul tra delegazioni di Mosca, Kiev, Ankara e rappresentanti Onu. «Verosimilmente ci sarà un incontro questa settimana per arrivare a un piano di attuazione concreto», ha aggiunto.
Anche la catena d’abbigliamento H&M abbandona il mercato russo. La multinazionale svedese ha dichiarato di voler lasciare Mosca dopo aver interrotto le vendite delle proprie linee il 2 marzo scorso, poco dopo lo scoppio della guerra.
L’Agenzia internazionale dell’energia ritiene “essenziale” che l’Europa adotti subito “azioni coordinate” per prevenire “un consistente gas crunch” nel duro inverno che ha davanti in caso di stop alle forniture russe. Nei prossimi tre mesi, calcola l’Aie, dovranno essere risparmiati ulteriori 12 miliardi di metri cubi di gas da destinare agli stoccaggi.
La Commissione europea e l’Azerbaigian hanno firmato il nuovo memorandum d’intesa su un partenariato strategico nel settore dell’energia, per raddoppiare la capacità del corridoio meridionale per rifornire l’UE di almeno 20 miliardi di metri cubi di gas l’anno entro il 2027. Il memorandum concorrerà al raggiungimento degli obiettivi di diversificazione previsti dal piano REPowerEU, aiutando l’Europa a svincolarsi dal gas russo. In virtù della cooperazione energetica rafforzata, sta già aumentando la fornitura all’UE di gas naturale azero: è passata dagli 8,1 miliardi di metri cubi del 2021 ai previsti 12 miliardi di metri cubi nel 2022.