Su base annua l’export segna +29,5% e l’import +48,8%. Il deficit energetico cala a 8,26 miliardi
Si rafforza il commercio in Italia. Secondo i dati Istat a maggio si registra una crescita congiunturale più intensa per le esportazioni che per le importazioni. In particolare le prime segnano +4,8% rispetto ad aprile, mentre le seconde un timido +0,3%.
La crescita congiunturale dell’export è ininterrotta da inizio anno ed è sostenuta dal commercio con i paesi sia Ue sia extra Ue e trainata soprattutto dalle vendite di beni strumentali e beni intermedi, come si legge in una nota.
Su base annua invece l’export segna +29,5% da +15,1% di aprile, con incrementi diffusi a tutti i settori e a tutti i principali paesi partner, a esclusione di Russia e Cina. Per l’import l’incremento tendenziale è del 48,8%.
Il deficit energetico scende a maggio a 8,26 miliardi, in ribasso rispetto ai 9,11 miliardi di aprile ma ancora lontano dai 2,98 miliardi di un anno fa. Il calo, a detta dell’Istat, si deve principalmente ai ribassi dei valori medi unitari all’import di gas, greggio ed energia elettrica.