
Pesano guerra, tensioni sulle materie prime, inflazione e stretta monetaria. Non aiuta l’attuale crisi di Governo
L’economia italiana è in rallentamento e questo a causa di diversi fattori: guerra, rincari delle materie prime, alta inflazione e stretta monetaria. In più, l’attuale crisi di Governo non aiuta affatto. A lanciare l’allarme è Confcommercio che stima a luglio un calo dello 0,6% su giugno e una crescita nulla nel confronto annuo.
«I consumi rallentano, l’inflazione cresce, il conflitto in Ucraina continua e preoccupa la prospettiva delle restrizioni monetarie – sottolinea il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. – In questo contesto, la crisi politica rischia di ripercuotersi pesantemente su quella economica. Serve, invece, la guida di Draghi e un’azione di governo sempre più efficace per gestire al meglio le risorse del PNRR, la legge di bilancio e le riforme strutturali che il Paese attende».
A giugno, nonostante i saldi, l’indicatore dei consumi si è fermato a +0,7% su base annua.