Dall’inizio dell’operaività SACE ha garantito 42 miliardi di euro su circa 6.400 richieste ricevute
Nel primo semestre il gruppo Sace, tornato sotto il controllo diretto del ministero dell’Economia e delle Finanze lo scorso marzo, ha sostenuto oltre 13 mila progetti e contratti di aziende italiane all’estero e sul mercato domestico, mobilitando risorse per circa 21 miliardi di euro, in crescita del 54% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il gruppo ha chiuso il primo semestre con un utile netto pari a 31,7 milioni di euro, in calo rispetto ai 71,7 mlioni di euro registrati nel 2021, per effetto di una maggiore rischiosità del portafoglio dovuta al contesto macroeconomico del semestre.
«I risultati – spiega una nota – conseguiti grazie al supporto di tutte le società del Gruppo, sono stati raggiunti in un contesto profondamente impattato dal conflitto in corso, le cui conseguenze si ripercuotono non solo sull’aumento delle tensioni geopolitiche, ma anche sui costi di produzione (alimentati dalle pressioni inflazionistiche e dalla minore disponibilita’ di materie prime) e sul deterioramento generale della fiducia, con una conseguente diminuzione delle prospettive di crescita del Pil mondiale (atteso crescere attorno al 3%), nazionale (+3,2%) e del commercio internazionale (+3,8%)».
Complessivamente, dall’inizio dell’operatività ad aprile 2020 fino al 30 giugno 2022 SACE ha garantito 42 miliardi di euro su circa 6.400 richieste ricevute, fornendo il massimo sostegno alle imprese per fronteggiare l’emergenza pandemica.