
Sono Luca e Clemente, 21 anni il primo e 18 il secondo, figli avuti dal patron di Luxottica da Sabrina Grossi, sua compagna durante i primi anni 2000 che oggi è consigliere di amministrazione di Molmed, e ha fatto parte del cda di Luxottica per quasi 9 anni
Un quarto della Delfin, la holding che racchiude le partecipazioni industriali e finanziarie messe insieme da Leonardo Del Vecchio nel corso della sua vita e che valgono oltre 30 miliardi di euro, vanno ai suoi due figli più piccoli, Luca e Clemente, 21 e 18 anni, avuti dal patron di Luxottica da Sabrina Grossi, sua compagna durante i primi anni 2000 che oggi è consigliere di amministrazione di Molmed e ha fatto parte del cda di Luxottica per quasi 9 anni. I due giovanissimi, come emerge dal testamento, hanno ciascuno il 12,5% della quota del capitale di Delfin.
Il 12,5% è una quota identica a quella lasciata ai figli Claudio, Marisa e Paola, avuti dalla prima moglie Luciana Nervo, che insieme detengono il 37,5% di Delfin e a Leonardo Maria, figlio dell’ultima moglie Nicoletta Zampillo. Del Vecchio ha poi lasciato un altro 12,5% a Rocco Basilico, figlio avuto da Nicoletta Zampillo dal finanziere Paolo Basilico.
Il meccanismo studiato per evitare che la cassaforte possa sfaldarsi prevede che ogni decisione debba essere presa da almeno l’88% per cento de capitale. Vale a dire non basterebbe mettere d’accordo i 7 fratelli che insieme arrivano a detenere l’87,5% di Delfin. Servirebbe l’apporto dell’ottavo erede, l’ultima moglie, che detiene il restante 12,5%.
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