
Negli Usa l’ISM non manifatturiero la uglio sale a 56,7 punti. A giugno gli ordini industriali salgono del 2%
Scende il settore teriziario in Italia. A luglio l’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global-Markit, si porta a 47,3 punti dai 52,7 del mese precedente e rispetto ai 47 punti della stima preliminare. L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, si porta dunque al di sotto della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione.
Scende anche in contrazione l’indice composito che si attesta a 47,7 punti, dopo i 52,3 punti del mese precedente.
Sempre a luglio l’ISM non manifatturiero si è portato a 56,7 punti dai 55,3 punti del mese precedente, facendo meglio delle attese del mercato che erano per un calo fino a 53,5 punti. Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è salita a 59,9 punti dai 56,1 del mese precedente e quella sugli ordini è salita a 59,9 punti da 55,6 punti. Quella dell’occupazione è passata a 49,1 punti da 47,4, mentre la componente sui prezzi si è attestata a 72,3 punti da 80,1.
Crescono oltre attese gli ordini dell’industria americana. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census a giugno il dato ha evidenziato un incremento del 2%, più del +1,1% stimato dal consensus e contro il +1,8% registrato nel mese precedente (dato rivisto da +1,6%). Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono saliti dell’1,4% dal +1,8% precedente (dato rivisto da +1,7%), mentre al netto del settore difesa sono aumentati dello 0,5% (+0,4% nel mese precedente).