Diffusi i dati del ministero delle Finanze nipponico: aumentano le esportazioni (+20,4%), ma di più le importazioni (49,2%)
Il Giappone ha registrato un saldo negativo delle partite correnti lo scorso giugno per 132,4 miliardi di yen (962 milioni di euro), entrando in rosso per la prima volta in cinque mesi. Il dato contrasta con l’eccedenza di 739.600 milioni di yen (5.381 milioni di euro) che l’economia nipponica ha registrato nello stesso mese dell’anno precedente, secondo i dati diffusi oggi dal ministero delle Finanze.
Il Paese asiatico aveva registrato a maggio un avanzo corrente di 128,4 miliardi di yen (circa 927 milioni di euro), una cifra inferiore del 92,8% rispetto a quella registrata nello stesso mese del 2021. A giugno, le esportazioni giapponesi sono aumentate del 20,4% su base annua, raggiungendo 8,6 trilioni di yen (62.386 milioni di euro), mentre le importazioni sono cresciute del 49,2%, a 9,6 trilioni di yen (70.482 milioni di euro).
Il saldo dei servizi registra un disavanzo di 254.500 milioni di yen (1.849 milioni di euro), il 24,6% in meno rispetto a quello registrato un anno prima. Il saldo delle entrate ha registrato un surplus di 1,2 trilioni di yen (8.867 milioni di euro), il 133,5% in piu’ su base annua. Il saldo dei trasferimenti ha avuto un afflusso di capitale di 16.000 milioni di yen (160 milioni di euro), rispetto al deflusso di 78.800 milioni di yen (572 milioni di euro) dell’anno precedente.
Il ministero delle Finanze ha pubblicato oggi anche i dati del primo semestre 2022, in base ai quali il Giappone ha registrato un avanzo corrente di 3,5 trilioni di yen (25.481 milioni di euro). Le esportazioni giapponesi sono aumentate del 18,2% nel semestre fino a giugno, a 46,4 miliardi di yen (336.881 milioni di euro), e le importazioni sono aumentate del 40,8% in quei mesi, a 52,1 miliardi di yen (378.000 milioni di euro).