
La richiesta era stata inoltrata dalla Germania. Il Commissario ha spiegato che le norme Ue stabiliscono aliquote minime per tutti i Paesi membri e consentono un’esenzione solo per beni alimentari e primari
Esclusa la possibilità, richiesta dalla Germania, di esentare i consumatori tedeschi dal pagamento dell’Iva sulla tassa sul gas che entrerà in vigore a ottobre e che avrà un impatto su famiglie e imprese.
A negare questa ipotesi è stato il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni in una lettera al ministro tedesco delle Finanze Christian Lindner. L’attuale quadro giuridico comunitario relativo all’Iva, secondo Gentiloni, esclude la possibilità di questo tipo di esenzione.
Le norme Ue stabiliscono aliquote minime per tutti i Paesi membri e consentono un’esenzione completa solo per beni alimentari e primari di vario tipo. Nella lettera il commissario europeo ha delineato una serie di misure percorribili per compensare l’aumento dei costi, tra cui la riduzione del prelievo per compensare l’Iva o il rimborso dell’imposta sul valore aggiunto direttamente ai consumatori.
La tassa è fissata a 2,4 centesimi per kilowattora e dovrebbe costare in media quasi 500 euro l’anno a famiglia. Aggiungendo alla tassa l’Iva al 19% si avrebbero ulteriori 0,46 centesimi per kilowattora, arrivando così a circa 576 euro l’anno in più a famiglia.