Riguardo le previsioni sulla Germania, il presidente della Bundesbank mette in guardia su fornitura energetica e scarsità idrica
La strada per contrastare l’inflazione è ancora quella del rialzo dei tassi. Lo conferma il presidente della Bundesbank Joachim Nagel secondo cui “ulteriori aumenti dei tassi di interesse dovranno seguire“, anche se per conoscere l’entità dell’incremento sarà necessario attendere la riunione del board della Bce in programma l’8 settembre.
«I mesi passati ci hanno dimostrato che dobbiamo decidere sulla politica monetaria riunione per riunione» precisa Nagel senza volersi sbilanciare. L’obiettivo? «Tenere l’aspettativa dell’inflazione di medio termine stabile attorno al 2%».
Oltre allo scenario europeo, a preoccupare Nagel sono anche le prospettive economiche della Germania, non proprio rosee: «se la crisi energetica peggiora sembra probabile una recessione il prossimo inverno – avverte il presidente dell’Istituto nell’intervista al Rheinische Post. – L’economia tedesca ancora ha avuto una performance sufficientemente positiva di fronte alle difficili condizioni della prima metà dell’anno. Nonostante queste se ulteriori problemi di fornitura si aggiungerà, per esempio dovuti alla scarsità idrica che riduce il livello dei fiumi, le prospettive economiche nella seconda metà dell’anno si deterioreranno ulteriormente».
Con questo monito, Nagel si rivolge anche ai sindacati che “hanno agito con grande responsabilità negli ultimi 25 anni” e che dovranno tenere conto, nei prossimi confronti sui rinnovi salariali, anche dai costi energetici alle stelle.