
Il dato positivo, nei flash dell’indice Purchasing managers index (Pmi), è che le pressioni inflazionistiche nelle imprese hanno superato il loro picco
Secondo la stima flash Pmi, in agosto si è registrata la seconda riduzione mensile consecutiva dell’attività delle imprese nell’area dell’euro, con un ulteriore calo dei nuovi ordini.
Le pressioni sul costo della vita hanno ridotto la domanda nel settore dei servizi, lasciando l’attività appena all’interno del territorio di crescita, mentre l’industria manifatturiera è rimasta in calo a metà del terzo trimestre.
Anche se ancora elevate, sono emersi ancora una volta segnali che indicano che le pressioni inflazionistiche nelle imprese hanno superato il loro picco, con tassi di aumento dei costi dei fattori produttivi e dei prezzi alla vendita che si sono attenuati in tutti i settori.
Le preoccupazioni per le prospettive economiche hanno fatto sì che la fiducia delle imprese rimanesse bassa in agosto.
Questo sentimento relativamente debole, unito a una sostenuta flessione della domanda dei clienti, ha fatto sì che le imprese fossero sempre più restie a espandere i livelli di personale e, di conseguenza, il tasso di creazione di posti di lavoro è sceso al livello più basso in quasi un anno e mezzo.
Secondo la lettura “flash”, l’Indice destagionalizzato S&P Global Pmi Composito della Produzione dell’Eurozona è sceso a 49.2 in agosto, dal 49.9 di luglio. L’indice ha segnalato la seconda riduzione consecutiva dell’attività delle imprese, dopo un periodo di crescita di 16 mesi. Anche se ancora lieve, l’ultimo calo è stato più netto di quello registrato a luglio.
Il calo complessivo della produzione è stato ancora una volta guidato dalla contrazione del settore manifatturiero, dove la produzione è scesa per il terzo mese consecutivo e a un ritmo sostenuto.
Detto questo, il settore dei servizi ha registrato a malapena un miglioramento dell’attività ad agosto, con un rallentamento del tasso di espansione per il quarto mese consecutive fino a raggiungere il valore più debole da quando il settore è tornato a crescere nell’aprile 2021.