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Economia

Inps, certificati malattia di pari passo con contagi: +78,1% rispetto al 2021

Giulia Guidi
24 Agosto 2022
Inps, certificati malattia di pari passo con contagi: +78,1% rispetto al 2021
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Il dato monstre fa riferimento al primo trimestre, mentre per quanto riguarda il secondo questo incremento si attesta sul 39,5% rispetto al valore 2021. Aumentano anche le giornate di malattia […]

Il dato monstre fa riferimento al primo trimestre, mentre per quanto riguarda il secondo questo incremento si attesta sul 39,5% rispetto al valore 2021. Aumentano anche le giornate di malattia

Nel primo semestre dell’anno sono arrivati complessivamente 19,8 milioni di certificati, il 76,1% dal settore privato, con un incremento complessivo rispetto allo stesso periodo del 2021 pari a +60,5%. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Polo unico di tutela della malattia diffuso dall’Inps.

Le evidenze relative al I trimestre 2022 risultano strettamente connesse all’andamento della pandemia; infatti, soprattutto con riferimento al mese di gennaio e quindi subito dopo il periodo natalizio, si è registrato un forte rialzo dei contagi. Nel I trimestre 2022 sono pervenuti 11,9 milioni di certificati di malattia, quasi pari al numero di certificati prodotti nell’intero primo semestre del 2021 (12,3 milioni).

L’incremento dell’andamento tendenziale dei certificati, nel I trimestre 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è pari al 78,1%, mentre per quanto riguarda il II trimestre questo incremento si attesta sul 39,5% rispetto al valore 2021. In entrambi gli anni la variazione congiunturale tra il primo ed il secondo trimestre risulta negativa, più moderata nel 2021 (-16,1%) e più elevata nel 2022 (-34,3%).

Analizzando i dati più nel dettaglio, si nota che l’incremento dei certificati con riferimento al I trimestre dei due anni considerati (complessivamente superiore al 78%), è maggiore nel centro Italia (+94,4%) rispetto al nord (+75,2%) e al sud (+72,3%), è maggiore per gli uomini (+81%) ed è molto più elevato per le età più giovani (+125,4% nella classe ‘fino a 29 anni’) e molto meno per le età più avanzate (+55,8% per la classe ’50 anni e oltre’).

Le stesse considerazioni valgono per il II trimestre dei due anni (a parte per il genere per il quale l’incremento è superiore per le donne: +42,0% rispetto a +36,9 per gli uomini) quando il numero dei certificati passa da 5,6 milioni nel 2021 a 7,8 nel 2022, con un incremento più contenuto (+39,5%) anche se comunque molto consistente.

Le giornate di malattia, nel I trimestre 2022 sono state circa 51,1 milioni nel settore privato e 14,6 milioni nel pubblico, con un incremento rispettivamente del 49,9% e del 48,6% rispetto all’analogo valore del 2021.

Nonostante le giornate di malattia indicate nei certificati siano decisamente più elevate nel primo trimestre 2022 rispetto al 2021, con riferimento ai valori medi, si ha in generale una diminuzione dei periodi di malattia: mediamente le giornate di malattia per certificato nel I trimestre 2022 sono state 5,6 nel settore privato (contro le 6,9 del primo trimestre 2021) e 5,2 nel settore pubblico (contro le 5,6 del 2021).

Le giornate medie di malattia per ciascun lavoratore con almeno un giorno di malattia, sono passate da 13,7 nel I trimestre 2021 a 10,7 nel primo trimestre 2022 per il settore privato e da 10,6 a 11,2 per il settore pubblico. Nel II trimestre 2022 sono state circa 32 milioni nel settore privato e 10 milioni nel pubblico, con un incremento rispettivamente del 21,5% e del 31,8% rispetto all’analogo valore del 2021.

Per quanto riguarda i valori medi, anche nel II trimestre si rileva una riduzione dei periodi di malattia: mediamente le giornate di malattia per certificato sono state 5,4 nel settore privato (contro le 6,2 del secondo trimestre 2021) e 5,1 nel settore pubblico (contro le 5,5 del 2021). Le giornate medie di malattia per ciascun lavoratore con almeno un giorno di malattia, sono passate da 11,5 nel secondo trimestre 2021 a 9,8 nel secondo trimestre 2022 per il settore privato e da 10,2 a 9,9 per il settore pubblico. 

Nel I trimestre 2022 sono state effettuate circa 296 mila visite fiscali, in aumento del 34,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche se in termini relativi il numero medio di visite per mille certificati è in diminuzione (da 33 a 25).

L’aumento riscontrato è decisamente maggiore per il settore pubblico rispetto al settore privato (+66,6% vs +3,4%) e questo può essere dovuto al graduale rientro in presenza per buona parte dei dipendenti pubblici con conseguente minor utilizzo dello smart working.

In termini relativi nel settore pubblico il numero delle visite mediche per mille certificati pervenuti è in leggero aumento passando da 62 per il primo trimestre 2021 a 65 per l’analogo periodo del 2022, mentre nel settore privato l’indice è in diminuzione (23 vs 13).

Quanto alla distribuzione territoriale il Nord presenta la minore variazione positiva del numero di visite effettuate (+9,7% vs +49,7% del Centro e +51,1% del Sud), mentre ad essere maggiormente sottoposti al controllo fiscale sono stati gli uomini (+35,9% vs 33,6% delle donne) e i lavoratori al di sotto dei 30 anni (+47,3%). Nel II trimestre 2022 sono state effettuate complessivamente 302 mila visite fiscali, in aumento del 26,1% rispetto al secondo trimestre 2021.

Tale aumento risulta più evidente per le visite eseguite nel settore privato rispetto a quello pubblico (+48,3% vs +10,7%) mentre in termini relativi il numero medio di visite per mille certificati è in lieve diminuzione (da 43 a 39), tendenza più marcata nel settore pubblico (da 103 a 81). Le percentuali di variazione positiva più alte si possono riscontrare nell’area territoriale del Centro (+41,4%), nel genere maschile (+42,4%) e nella fascia di età più giovane (+71,2%)

  • covid
  • inps
  • certificati di malattia

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