
La società ha fatto sapere di aver versato 28,5 milioni di euro come contributo straordinario ma ritiene che una parte significativa della base imponibile “non è riconducibile agli extraprofitti”
Acea ha impugnato la norma sugli extraprofitti. La società ha riferito di aver versato 28,5 milioni di euro come contributo straordinario contro il caro bollette secondo le modalità e le tempistiche previste dalla normativa.
Nonostante questo Acea ha precisato che una parte significativa della base imponibile identificata per le società del gruppo non è riconducibile agli extraprofitti ma a operazioni straordinarie. La società ha, quindi, deciso di impugnare la norma ravvisandone elementi di illegittimità, anche costituzionale.