
Bank of America analizza la situazione dell’Europa: la Germania potrebbe non avere scorte sufficienti per affrontare l’inverno
Si acuisce la crisi energetica in Europa e il prezzo del gas torna a salire in vista dell’annunciata chiusura per manutenzione del gasdotto Nord Stream dal 31 agosto al 2 settembre, tra i cali delle forniture da Mosca e i prezzi delle bollette alle stelle, con i costi dell’energia che superano per la prima volta i 1.000 euro per megawattora in Germania e Francia.
Nel Regno Unito, secondo Bank of America le bollette aumenteranno dell’80%, mentre il governo di Parigi nelle prossime settimane dovrà decidere se mantenere gli attuali massimali di prezzo sui costo dell’elettricità e del gas che scadono a fine anno.
«Non importa come la giri, tutti i segnali indicano una vera crisi energetica in Europa», ha scritto Bank of America.
Sebbene l’inflazione sia un fenomeno mondiale, gli aumenti dei prezzi dell’energia nel vecchio continente sono letteralemnte esplosi. Ed è uno dei motivi – secondo diversi analisti – per cui la Russia pensa di poter usare l’energia come arma per cercare di mediare una pace con l’Ucraina alle sue condizioni.
Il mercato energetico europeo teme che la Russia possa bloccare le forniture attraverso il Nord Stream oltre il termine previsto. L’inverno si avvicina e nonostante l’Ue non sia lontana dai suoi obiettivi di stoccaggio, alcuni Paesi sono più vicini di altri ai loro obiettivi.
Secondo i dati Rystad, la Germania in questo momento ha immagazzinato abbastanza energia per circa 198 terrawattora di elettricità, la quantità maggiore in Europa.
In effetti, è anche la nazione che ne consuma di più (circa 500 TwH di elettricità all’anno, secondo Enerdata). I suoi livelli di stoccaggio sono attualmente intorno all’82,7%.
Il problema è che sebbene lo stoccaggio sia abbastanza per superare l’inverno, quando arriva il freddo è probabile che si esaurisca rapidamente e quindi l’Europa non avrà modo di rifornirsi di nuovo per la prossima primavera. Inoltre, nel caso in cui facesse più freddo del previsto, le scorte potrebbero esaurirsi durante la stagione fredda.
Per Bank of America le preoccupazioni relative al gas, al nucleare e al carbone hanno suggerito che la generazione di calore potrebbe non essere in grado di soddisfare la domanda invernale.
Gli annunciati lavori di manutenzione al gasdotto di Gazprom, i problemi tecnici e meteorologici negli impianti nucleari francesi e la siccità che ha pesato le consegne dei carbone di fatto complicano una situazione tesa ancor prima dell’invasione russa dell’Ucraina.