
Il colosso energetico ha comunicato di aver versato oggi la quota dovuta all’Agenzia delle entrate per gli incassi derivanti dall’aumento dei prezzi
A poche ore dallo scadere del termine fissato dal governo, Eni ha versato all’Agenzia delle entrate un acconto da 340 milioni di euro, su un milione e quattorcentomila, dovuti per i i cosiddetti extraprofitti, cioè i guadagni derivati dall’impennata dei prezzi causata dal conflitto russo-ucraino
«Con riferimento al provvedimento di cui all’articolo 37 del D.L. n° 21/22 che istituisce un contributo straordinario a carico delle imprese del settore energetico, nonché ai chiarimenti forniti dalla circolare n. 22/E del 23 giugno 2022 della Agenzia delle Entrate – spiega una nota della multinazionale energetica -, a fine giugno Eni aveva determinato l’ammontare del contributo in circa 550 milioni di euro, versando il 40% di acconto».
«A seguito delle ulteriori precisazioni contenute nella circolare n. 25/E dell’11 luglio 2022 – prosegue il comunicato -, e del successivo parere reso il 12 agosto dalla Agenzia delle Entrate in risposta ad istanza di interpello presentata da Eni Spa concernente la rilevanza delle operazioni prive del requisito di territorialità, l’ammontare complessivo del contributo è stato rideterminato in circa 1,4 miliardi di euro. In data odierna si è provveduto alla integrazione del versamento dell’acconto secondo quanto previsto dalla anzidetta circolare numero 25/E, pari a circa 340 milioni di euro».