Novità nel caso relativo all’esplosione del 9 dicembre 2024 al deposito di Calenzano (Firenze) che causò cinque morti, 26 feriti e ingenti danni materiali. La procura di Prato ha inviato avvisi di garanzia ad Eni e a 9 persone: 7 sono responsabili della stessa società, mentre le altre sono dirigenti dell’azienda esterna Sergen, che quel giorno stava facendo lavori di manutenzione sull’impianto.
Le ipotesi di reato sono, a vario titolo, omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni personali.
Secondo il procuratore Luca Tescaroli uno degli indagati avrebbe anche tentato di ostacolare le indagini.
L’accusa sostiene che l’esplosione sarebbe partita dal motore a scoppio dell’elevatore in uso durante i lavori della Sergen, mentre sul posto alcune autocisterne stavano facendo rifornimento di carburante. L’incidente si poteva quindi evitare con un’analisi adeguata dei rischi e rispettando le procedure di sicurezza.