La società inglese e alcune delle sue sussidiarie hanno presentato negli Stati Uniti istanza per la protezione dai creditori, secondo il Chapter 11 della legge fallimentare Usa
Cineworld, la seconda catena di cinema al mondo, dichiarerà bancarotta. Secondo una dichiarazione della società britannica, la capogruppo e alcune delle sue sussidiarie hanno presentato negli Stati Uniti istanza per la protezione dai creditori, secondo il Chapter 11 della legge fallimentare Usa, presso il tribunale fallimentare federale per il distretto meridionale del Texas.
Il gruppo conta sul sostegno dei suoi creditori per ridurre il debito, consolidare i conti e accelerare la strategia, che mira in particolare a modernizzare e migliorare i cinema, aggiunge nel suo comunicato stampa pubblicato alla Borsa di Londra.
“La pandemia è stata un momento incredibilmente difficile per la nostra attività, con la chiusura forzata dei cinema e un’enorme interruzione dei programmi dei film che ci ha portato al punto in cui siamo“, ha affermato l’amministratore delegato di Cineworld, Mooky Greidinger.
La ristrutturazione comporterà, come già annunciato dal gruppo, una significativa diluizione del valore delle sue azioni, informazione che aveva fatto crollare il prezzo alla Borsa di Londra qualche settimana fa.
Il titolo oggi valeva solo 4,29 pence, in aumento del 10% nella sessione di negoziazione. Titolo che da inizio anno è crollato dell’87%.
Il gruppo gestisce più di 9.000 sale in 751 sedi in 10 Stati, in particolare con i marchi Cineworld e Picturehouse nel Regno Unito e in Irlanda e Regal Cinemas negli Usa.