
Sulla scia del buon andamento segnato da Tokyo, Francoforte avanza dello 0,61%, Londra dello 0,49% e Milano dello 0,56%. Positivi anche i future di Wall Street, con il contratto sul Dow Jones che sale dello 0,14%, quello sull’S&P 500 dello 0,19% e quello sul Nasdaq dello 0,34%.
I principali mercati internazionali sembrano intenzionati a consolidare l’andamento positivo della scorsa settimana, caratterizzata dal rialzo record dei tassi d’interesse stabilito nell’Eurozona, segnale che gli investitori abbiano già metabolizzato la strategia rigorista della Bce.
Gli occhi sono sempre puntati sulla spirale inflazionistica, con l’atteso dato sul costo della vita ad agosto negli Stati Uniti che sarà diffuso domani, determinate per le decisioni della Federal Reserve nel meeting del 21-22 settembre. Jerome Powell ha già premesso che si continuerà ad “agire fermamente” contro l’inflazione, ma il Beige Book ha evidenziato nei mesi di luglio e agosto spiragli di “moderazione” nel tasso di aumento dell’inflazione statunitense.
In Europa, invece, ci si continua a concentrare ancora sulla “guerra del gas” e sulle strategie per contenerne i rincari. Sul fronte della guerra vera e propria, si valuta la reazione dell’esercito russo dopo la controffensiva delle forze armate ucraine che hanno recuperato vaste aree nel Nord-est del Paese.
Prezzo del gas in calo a inizio giornata al Ttf di Amsterdam dove segna un -3,424% a quota 200 euro al megawattora. Calano anche i prezzi del petrolio: futures del West Texas Intermediate (Wti) sono in calo dell’1,27% a 85,70 dollari al barile. In ribasso dell’1,08% anche il Brent che segna i 91,85 dollari al barile.
L’euro acquista valore su dollaro e yen. La moneta unica europea intorno alle 8 è scambiata a 1,0089 dollari con un aumento dello 0,47% e a 144,5400 yen con una crescita dello 0,97%.
Avvio di seduta poco mosso per lo spread Btp-Bund, con il differenziale di rendimento tra il decennale italiano e quello tedesco fermo a 231 punti base mentre si consolida sopra il 4% il rendimento dei titoli di Stato italiani, in rialzo di cinque punti base al 4,062%. Un andamento comune anche agli altri bond europei, che scontano l’atteggiamento aggressivo sui tassi assunto dalla Bce e la possibilità di un nuovo maxi-rialzo a ottobre.
Dal lato macroeconomico, infine, in giornata saranno diffusi i dati sulla produzione industriale italiana, spagnola e britannica. In agenda anche la lettura di luglio del Pil in Gran Bretagna.