Zelensky sente Trudeau per ringraziarlo del prestito di 348 milioni di dollari per l’acquisto di gas
Dal 24 febbraio la Russia ha lanciato oltre 3.800 missili sull’Ucraina: lo ha affermato ieri sera Volodymyr Zelensky, riportato dal Kyiv Independent, precisando poi che “nessun missile avvicinerà la Russia al suo obiettivo. Non ci sarà alcuna sottomissione dell’Ucraina. Ogni missile – scandisce il presidente – avvicina la Russia a un maggiore isolamento internazionale, a un maggiore degrado economico e a una condanna storica ancora più netta“.
Il presidente ieri si è poi intrattenuto in un colloquio telefonico con premier canadese Justin Trudeau, ringraziandolo per l’aiuto in particolare nel settore energetico; il mese scorso infatti Ottawa ha erogato a Kiev un prestito di 348 milioni di dollari per l’acquisto di gas.
Intanto notte gli Usa hanno approvato un nuovo invio di armi in Ucraina per 600 milioni di dollari.
Trovata fossa comune a Izyum: almeno 440 morti
Dopo la liberazione di Izyum dall’occupazione russa, le forze ucraine tornano in città e tracciano un primo drammatico bilancio della devastazione lasciata dalla guerra. Ieri è stata rinvenuta una fossa comune con centinaia di corpi, finora 440, fotografata e condivisa su Twitter dal capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak: «la Russia è uno Stato assassino». Si attendono ulteriori informazioni sulla fossa, dove sarebbero sepolti civili e soldati ucraini.
Stando ad altre informazioni riferite da un politico locale ripreso dalla Bbc, gran parte di Izyum “giace in rovina, fino all’80% delle infrastrutture della città è stato distrutto, i corpi vengono ancora scoperti tra le macerie“.