L’import registra una crescita su base annua del 70,9 per cento, anch’essa diffusa e notevolmente elevata per energia (+173,3 per cento)
Ad agosto 2022 si stima, per l’interscambio commerciale con i Paesi extra-Ue, una diminuzione congiunturale per entrambi i flussi, più ampia per le esportazioni (-7,0 per cento) rispetto alle importazioni (-3,6 per cento).
La flessione congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue ad agosto – spiega l‘Istat – è condizionata dalle operazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale) registrate il mese precedente, al netto delle quali la flessione si riduce a -2,4 per cento. Nel complesso, nel trimestre giugno-agosto 2022, la dinamica congiunturale si mantiene positiva.
Per l’import, il calo congiunturale degli acquisti di energia è favorevolmente condizionato dai ribassi dei prezzi del greggio e dei prodotti della raffinazione. Su base annua, la crescita dell’export accelera, spinta soprattutto dall’aumento delle vendite di beni di consumo non durevoli.
La crescita dell’import resta molto sostenuta, seppur in lieve decelerazione, trainata dai maggiori acquisti di prodotti energetici. Nei primi otto mesi dell’anno, il deficit energetico raggiunge, in valore assoluto, quasi i 70 miliardi. Nello stesso periodo – evidenzia l’Istat – il disavanzo commerciale supera i 20 miliardi, a fronte di un avanzo di oltre 33 miliardi dei primi otto mesi del 2021.
La flessione su base mensile dell’export è determinata in particolare dal calo delle vendite di energia (-44,8 per cento) e beni strumentali (-13,9 per cento). Diminuiscono anche le esportazioni di beni di consumo durevoli (-5,4 per cento) mentre aumentano quelle di beni di consumo non durevoli (+4,7 per cento) e beni intermedi (+1,4 per cento).
Per l’import, il calo congiunturale è dovuto sostanzialmente alla contrazione degli acquisti di energia (-13,5 per cento). Nel trimestre giugno-agosto 2022, rispetto al trimestre precedente, l’export cresce del 3,5 per cento. L’aumento riguarda tutti i raggruppamenti con intensità diverse ed è più sostenuto per energia (+25,0 per cento).
Nello stesso periodo, l’import segna un rialzo congiunturale del 13,1 per cento, cui contribuiscono in misura rilevante i maggiori acquisti di energia (+21,2 per cento). Ad agosto 2022, comunque, l’export cresce su base annua del 22,0 per cento (era +14,2 per cento a luglio).
La crescita, generalizzata, si conferma molto accentuata per energia (+89,8 per cento) ed è più intensa anche per i beni di consumo non durevoli (+30,2 per cento).
L’import registra una crescita su base annua del 70,9 per cento, anch’essa diffusa e notevolmente elevata per energia (+173,3 per cento). Ad agosto 2022 il disavanzo commerciale con i paesi extra Ue è pari a -5.792 milioni, a fronte di un avanzo di 1.298 milioni dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico raggiunge, in valore assoluto, i 9.864 milioni (era pari a -3.435 milioni un anno prima).
L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce da 4.733 milioni per agosto 2021 a 4.072 milioni per agosto 2022.
LEGGI ANCHE Eurozona: Titoli di Stato ai massimi, in attesa delle mosse della Bce