
Il numero 2 mondiale del settore ha anche annunciato un nuovo piano mirato al risparmio annuo di 2 miliardi di corone
Il colosso svedese dell’abbigliamento H&M ha registrato un calo dell’89% nell’utile netto del terzo trimestre, appesantito dal suo ritiro dalla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Il numero 2 mondiale del settore, il cui utile netto trimestrale è sceso a 531 milioni di corone (circa 49 milioni di euro) nel terzo trimestre, ha anche annunciato un nuovo piano mirato al risparmio annuo di 2 miliardi di corone.
“Il terzo trimestre è stato in gran parte influenzato dalla nostra decisione di sospendere le attività in Russia e poi di ritirarci dal paese – ha commentato l’amministratore delegato, Helena Helmersson, nel report finanziario -. Ha avuto un effetto significativo sulle nostre vendite e sulla redditivita’, il che spiega meta’ del calo dei profitti“, ha aggiunto.
Il fatturato di H&M ha raggiunto i 57,5 miliardi di corone (5,2 milioni di euro circa), con un aumento del 3%, in linea con le aspettative degli analisti. Il colosso svedese non ha dettagliato le misure dell’annunciato piano di risparmio che includerà riduzioni dei costi e miglioramenti dell’efficienza.
Dopo aver interrotto tutte le vendite in Russia a marzo dopo che Mosca ha invaso l’Ucraina, il gruppo ha annunciato a luglio che si sarebbe ritirato dalla Russia, sostenendo così un costo di 2,1 miliardi di corone. L’importo si è rivelato superiore al previsto a causa del calo del valore della corona svedese sul mercato dei cambi, spiega il gruppo.
A oggi, il gruppo ha poco più di 30 negozi chiusi in modo permanente dei 172 marchi H&M in Russia. H&M chiuderà anche i suoi tre negozi in Bielorussia.
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