
L’indice è balzato del 2,8% rispetto all’agosto dell’anno precedente. E potrebbe crescere ancora, visto il contesto geoeconomico
L’indice dei prezzi al consumo per l’area Ku di Tokyo, in Giappone, è balzato del 2,8% a 102,7 punti a settembre rispetto all’anno precedente, accelerando al ritmo più veloce dal 2014 poiché gli elevati costi delle materie prime e lo yen debole hanno mantenuto elevate le pressioni inflazionistiche.
Il tasso di inflazione core di Tokyo, un indicatore principale dell’andamento dei prezzi a livello nazionale, ha eguagliato la previsione di consenso e ha seguito un aumento del 2,6% ad agosto. Ha superato l’obiettivo del 2% fissato dalla Banca del Giappone per il quarto mese consecutivo e potrebbe segnalare un’ulteriore accelerazione dei prezzi al consumo dell’intero Paese nei prossimi mesi.
Tuttavia, è ampiamente previsto che la Boj mantenga una politica monetaria estremamente espansiva nonostante l’aumento dell’inflazione e l’indebolimento dello yen poiché vede fattori esterni che guidano tali tendenze, mentre la crescita dei salari e dei consumi interni rimangono deboli.