La famiglia Benetton, già in possesso del 33,1% delle azioni societarie insieme a Blackstone punta ad acquisire il restante 66,9% di Atlantia, con un esborso massimo di circa 12,7 miliardi
Via libera del cda di Atlantia all’opa promossa da Edizione (di proprietà della famiglia Benetton)-Blackstone. Il consiglio di amministrazione della holding, riunitosi oggi sotto la presidenza di Giampiero Massolo, ha approvato il comunicato dell’emittente che contiene la valutazione motivata del consiglio di amministrazione sull’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da Schema Alfa sulle azioni della società e sulla congruità del relativo corrispettivo, pari a 23,00 euro per ciascuna azione che sarà portata in adesione all’offerta.
Ai fini delle proprie valutazioni, il cda ha preso atto dell’offerta e dei termini e condizioni della stessa descritti nel documento di offerta, approvato dalla Consob il 3 ottobre.
Il cda ha altresì tenuto conto del parere rilasciato in data 4 ottobre 2022 dagli amministratori indipendenti ai sensi dell’articolo 39-bis del Regolamento Emittenti, della fairness opinion rilasciata da Equita Sim, in qualità di advisor finanziario nominato dagli stessi amministratori indipendenti ai fini delle loro valutazioni, nonché delle fairness opinion rilasciate da Bnp Paribas e Morgan Stanley International PLC, in qualità di advisor finanziari nominati dal cda.
La famiglia Benetton, già in possesso del 33,1% delle azioni societarie per il tramite del veicolo Sintonia, insieme a Blackstone punta ad acquisire il restante 66,9% di Atlantia, con un esborso massimo di circa 12,7 miliardi. Lo ricorda Equita in una nota.
Sempre oggi, Atlantia ha sottoscritto una nuova linea bancaria del valore complessivo di 1,5 miliardi con scadenza ottobre 2024 estendibile fino ad aprile 2026, destinata al finanziamento delle attività generali della società, tra cui il rifinanziamento di un prestito bancario esistente di 750 milioni di euro in scadenza a settembre 2023.
A conferma dell’impegno di Atlantia alla crescita sostenibile delle sue attività e analogamente a quanto già fatto per la linea revolving da 1.500 milioni di euro sottoscritta il 1° luglio 2022, l’operazione presenta un’opzione di conversione in Sustainability-linked Facility da esercitarsi entro marzo 2023.
Il finanziamento è stato sottoscritto da un gruppo di banche e istituti finanziari, italiani e internazionali: Banca Popolare di Sondrio, Banco BPM, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Banca Nazionale del Lavoro, BPER Banca, Cassa Depositi e Prestiti, Crédit Agricole CIB, Mediobanca, Mizuho, Natixis, Société Génerale e UniCredit.