
Il Polo strategico nazionale (Psn) è partecipato da Tim, Leonardo, Cdp e Sogei
È partita la fase operativa di realizzazione del Polo strategico nazionale (Psn), gestito dalla società di progetto omonima partecipata da Tim (45%), Leonardo (25%), Cdp (20%) e Sogei (10%), indirizzato a fornire infrastrutture digitali e servizi cloud alla pubblica amministrazione.
Lo riporta Il Sole 24 Ore, che propone una intervista ad Emaniele Iannetti, ad e direttore generale del Psn.
«È stato fatto un grande lavoro tecnico di preparazione anche per raggiungere il prezzo complessivo finale di offerta. Un progetto solido, che fa leva su una infrastruttura sicura, efficiente, indipendente e tecnicamente all’avanguardia», spiega Iannetti al Sole.
Quanto ai servizi proposti, il manager specifica: «Ospiteremo i dati e i servizi critici e strategici delle Pa centrali, delle Asl e delle altre Pa locali, lasciando alle amministrazioni la possibilità di scegliere il Psn anche oer i dati ordinari. Lavoreremo in armonia con la Pa, costruendo insieme un piano di fabbisogno e un progetto di migrazione, all’interno del quale si stabilirà quali applicazioni passeranno al cloud».
Secondo Iannetti: «Entro dicembre 2022 metteremo a punto tutti i servizi offerti dal Psn e nel 2026 avremo almeno 280 amministrazioni migrate. L’obiettivo del progetto, che si snoda assieme ad altre iniziative del Pnrr, è di portare il 75% delle amministrazioni italiane ad usare i servizi cloud entro il 2026».