
Gli indici continuano a indicare un rallentamento della crescita in Canada, Regno Unito e Stati Uniti, nonché nell’Eurozona, Francia, Germania e Italia comprese
I Composite Leading Indicators (CLI) dell’Ocse – pensati per anticipare la comprensione dei punti di svolta dell’attività economica rispetto all’andamento del momento – continuano a indicare un rallentamento della crescita nell’area Ocse, così come nella maggior parte delle principali economie. Queste sono trascinate al ribasso dall’elevata inflazione, dall’aumento dei tassi di interesse e dal calo dei prezzi delle azioni.
Lo sottolinea una nota dell’Ocse, con informazioni aggiornate al settembre 2022.Tra le principali economie dell’Ocse, i CLI continuano a indicare un rallentamento della crescita in Canada, Regno Unito e Stati Uniti, nonché nell’Eurozona, Francia, Germania e Italia comprese. I CLI per il Giappone continuano invece ad prevedere una crescita stabile.
Tra le principali economie dei mercati emergenti, si prevede una perdita di slancio della crescita in Cina (per quanto riguarda il settore industriale) e in Brasile, mentre i CLI per l’India continuano a indicare una crescita stabile.
Le CLI dell’Ocse sono indicatori ciclici basati su una serie di indicatori previsionali come ordini, permessi di costruzione, indicatori di fiducia, tassi di interesse a lungo termine, nuove immatricolazioni di auto e molti altri.
Di fronte alle persistenti incertezze legate all’impatto della guerra in Ucraina, in particolare sui mercati energetici, e alle continue minacce di nuove ondate di Covid-19, i componenti delle CLI potrebbero essere soggetti a fluttuazioni più ampie del solito.
Di conseguenza, gli indicatori dovrebbero essere interpretati con attenzione e la loro entità dovrebbe essere considerata un’indicazione della forza del segnale piuttosto che una misura della crescita dell’attività economica, sottolinea l’Ocse