
Al via il consiglio informale con i ministri dell’Energia. Il tedesco Giegold: “Se mettiamo prezzo troppo basso non avremo alcun gas. Serve più razionamento”
«L’obiettivo è garantire ai Paesi membri forniture energetiche sufficienti a prezzi accessibili” e oggi “dobbiamo anche chiarire l’incarico della Commissione europea per quanto riguarda i suoi progressi in materia di price cap al gas e sull’attuazione della piattaforma per gli acquisti congiunti». Lo ha detto il ministro dell’Energia ceco, Jozef Sikela, al suo arrivo al Consiglio informale Energia a Praga. «È importante mantenere l’unità e agire rapidamente», ha evidenziato.
«Il dibattito sul price cap al gas è confuso perchè si parla di diversi tipi di cap. Sull’import del gas, quando si tratta di Gnl, pochi chiedono un cap semplice. È un dibattito dei media – ha dichiarato il sottosegretario tedesco all’Economia e al Clima, Sven Giegold -. Tra gli esperti tutti sono d’accordo che con il mercato globale del Gnl, se mettiamo un cap troppo basso, non avremo alcun gas».
«Quando si tratta del gasdotto è diverso. C’è un collegamento tra i prezzi spot del mercato e i prezzi nei contratti a lungo termine. E la domanda è come trovare il modo di disaccoppiare questi due prezzi senza danneggiare l’impulso del mercato e dover arrivare a razionamenti – ha aggiunto -. Serve ancora più razionamento del gas, ma si dice ottimista su un accordo».
Nella sua proposta, insieme ai Paesi Bassi, la Germania insiste sul rafforzamento degli acquisti congiunti più che sul price cap.
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