Con il decreto Semplificazioni sono stati modificati gli importi dell’assegno unico per i nuclei familiari con figli disabili maggiorenni
Gli importi dell’assegno unico per i nuclei familiari con figli disabili maggiorenni aumenteranno, come stabilito dal decreto Semplificazioni.
Dal 1° marzo 2022 hanno decorrenza gli aumenti, e l’Inps ha annunciato che verranno riconosciuti anche gli arretrati dei mesi precedenti. Anche per i nuclei orfanili, composti da soggetti disabili gravi e titolari di pensione ai superstiti del genitore deceduto sono previste delle modifiche.
Nello specifico ai figli disabili maggiorenni con più di 21 anni vengono applicato le stesse regole previste per i figli minorenni: ciascun figlio disabile maggiorenne avrà diritto ad un assegno unico da 175 euro al mese (se l’Isee non supera i 15.000€) a 50 euro al mese (se l’Isee è superiore a 40.000 o senza Isee). Ciò in luogo del precedente importo oscillante tra 85 e 25 euro
se il figlio disabile ha un’età compresa tra 18 e 21 anni (non compiuti) in aggiunta ai 175/50 euro al mese spetta una maggiorazione fissa (cioè non legata all’Isee) in misura pari a 105, 95 e 85 euro a seconda rispettivamente se il disabile versa in una condizione di non autosufficienza, disabilità grave o disabilità media. Ciò in sostituzione della previgente maggiorazione (sempre fissa) di 80 euro al mese.
Gli aumenti dell’assegno unico spettano solo nel periodo compreso tra il primo marzo 2022 e il 28 febbraio 2023, gli arretrati saranno riconosciuti dal 1° marzo 2022 se la domanda di assegno unico è stata presentata entro il 30 giugno 2022 e dal 1° luglio 2022 se la domanda è stata presentata successivamente al 30 giugno 2022.
I beneficiari non dovranno fare alcuna domanda e l’Istituto procederà d’ufficio.