
Al centro della piattaforma del sindacato metalmeccanico della Cgil, l’aumento dei salari, la salute e sicurezza, le condizioni di lavoro, l’occupazione
L’aumento dei salari per recuperare il potere di acquisto, la salute e sicurezza, le condizioni di lavoro, l’occupazione: sono i punti centrali delle tre piattaforme Fiom-Cgil presentate per Stellantis, Cnhi-Iveco e Ferrari con le proposte per il percorso contrattuale. Una scelta quella delle tre piattaforme, spiega la Fiom, dettata dal fatto che si tratta ormai di realtà diverse. Filo conduttore, però, è il tema del salario.
È necessario, per la Fiom-Cgil, provvedere ad un’erogazione straordinaria “una tantum” di una mensilità per il 2022, utilizzando anche i bonus normativi di welfare, per il recupero immediato del potere di acquisto e, poi, stabilire aumenti della paga base: 8,8% per il 2023, pari a 167 euro medi mensili, e 5% per il 2024 (93 euro medi mensili) con adeguamento nel caso in cui l’inflazione risultasse superiore.
Nella piattaforma della Fiom è anche richiesta una quota di integrazione del salario in caso di utilizzo di ammortizzatori sociali. Richiesto, poi, un nuovo sistema premiale che deve permettere la valorizzazione dell’impegno dei lavoratori e la redistribuzione dei profitti, riconoscendo una quota fissa e una variabile su più indici.
Fiom, hanno spiegato Michele De Palma (nella foto), segretario generale Fiom-Cgil e di Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, dopo l’assemblea con i delegati, ritiene il progetto industriale che teneva insieme Stellantis, Cnhi, Iveco e Ferrari sul quale si è giustificata l’uscita di Fiat dal sistema di Confindustria e la forzatura del sistema di regole contrattuali non c’è più.
Non c’è alcuna condivisione industriale, neanche più di carattere amministrativo, tra le aziende. È in tale contesto che si inquadra la scelta di Marelli di tornare all’applicazione del Ccnl. Per queste ragioni la Fiom-Cgil e i delegati hanno scelto di presentare tre piattaforme con un filo conduttore unico: la riunificazione delle condizioni contrattuali delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici.
Le piattaforme Fiom richiedono, inoltre, un nuovo sistema di inquadramento, tutele per le donne vittime di violenza di genere, sul lavoro agile, misure per la salute e sicurezza, il diritto individuale alla formazione e una sperimentazione della riduzione strutturale dell’orario di lavoro. Il coinvolgimento dei delegati attraverso la contrattazione di sito e il ritorno alle Rsu.
Per il sindacato serve un patto sull’occupazione che garantisca i livelli occupazionali e avvii una reale rigenerazione della forza lavoro attraverso accordi di accompagnamento alla pensione e assunzione di giovani lavoratori.
Il lavoro a termine, in somministrazione e le forme di consulenze devono essere normate e previsti percorsi di stabilizzazione certi e il diritto alla prelazione anche attraverso l’utilizzo bacini. Infine, è individuato il percorso democratico, stabilendo che l’ipotesi di piattaforma e l’eventuale ipotesi di accordo sottoscritta sarà sottoposta a consultazione con voto delle lavoratrici e dei lavoratori.