
Al suo ingresso alla riunione a Bruxelles, il cancelliere Scholz ha ribadito la sua opposizione al tetto sul prezzo del gas
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha confermato la sua linea sul “price cap” per il gas. Cioè la sua sostanziale opposizione.
«Dobbiamo trovare il sostegno di tutti i paesi per ridurre i prezzi, non si tratta solo di sussidi. Ma il mercato del gas è globale per cui dobbiamo cooperare con altri amici, come Giappone e Corea del Sud e al livello del G7 per cooperare con i fornitori, gli strumenti devono essere discussi ma non possiamo correre il rischio di non avere gas», ha detto ai giornalisti prima dell’inizio del Vertice Ue a Bruxelles.
Quanto all’ipotesi di nuovi fondi comuni per fronteggiare la crisi dei prezzi, Scholz ha ribadito che attualmente «la maggior parte dei fondi raccolti durante la crisi pandemica non è stata spesa, ci sono proposte molto buone per RePower Eu».
Si tratta dello strumento per rafforzare gli investimenti per l’autonomia energetica usando anche le risorse non spese del Recovery Fund.
Ciò significa che almeno per il momento il no tedesco all’ipotesti SURE-2 resta. Si tratta del fondo finanziato con l’emissione di bond garantiti dagli stati con il quale sono stati effettuati prestiti ai governi per contribuire alle spese per le riduzioni del lavoro (le casse integrazioni nazionali) mantenendo l’occupazione.