
Cosa è stato deciso questa notte, al termine del Consiglio europeo? Cerchiamo di “tradurre” i termini tecnici
La riunione di stanotte del Consiglio europeo ha infatti sottolineato la necessità di “decisioni concrete”, che comportano sia l’urgenza di definire una piattaforma di acquisti comune che di trovare un benchmark complementare al Ttf. Chi sperava in qualcosa di più è rimasto deluso ma, per chi ancora oggi sostiene l’idea di un price cap o di un nuovo Sure dedicato all’energia, ci sono spiragli.
Ma di cosa si tratta? È una nuova piattaforma Ue per coordinare l’acquisto congiunto di gas con cui riempire degli stock. Prevede una partecipazione obbligatoria dei Paesi membri per almeno il 15% del volume.
I Paesi potranno dirottare i fondi per i territori della programmazione 2014-2020 non ancora impegnati, fino a un massimo di 40 miliardi, per la crisi energetica. In pratica, sulla falsariga di quello attuato da Spagna e Portogallo, dove i due governi sono intervenuti con sussidi nazionali.
E il price cap? In italiano, tetto al prezzo del gas. È il nodo della discordia più grande tra i Paesi Ue. Bruxelles ha aperto alla possibilità di un meccanismo di correzione del mercato dinamico e temporaneo (la sua durata massima sarebbe di tre mesi) per prevenire picchi estremi di prezzo. Sul tavolo anche un price cap per limitare la volatilità dei prezzi infra-quotidiani.
Per quanto riguarda il nuovo SURE, quello originale è il fondo da 100 miliardi di euro in prestiti varato durante la pandemia per finanziare tramite l’emissione di debito comune le Cig e gli schemi nazionali contro la disoccupazione. Alcuni Paesi, come Italia e Francia, ne chiedono una nuova edizione per finanziare il caro energia.
Sul risparmio energetico, l’obiettivo già concordato nel maxipiano energetico RePowerEu del taglio del 15% dei consumi di gas diventa obbligatorio tramite l’attivazione dello stato di allerta Ue
Infine, il famigerato TTF è l’acronimo di Title Transfer di Amsterdam, il principale mercato europeo di riferimento per lo scambio del gas naturale, sarà affiancato da un nuovo indice di riferimento entro aprile 2023.