
La confederazione degli artigiani lancia l’allarme: “senza altri 35 miliardi non si fronteggia caro bollette”
Se entro il prossimo 31 dicembre il nuovo Governo non metterà sul piatto almeno 35 miliardi di euro, imprese e famiglie degli artigiani saranno a rischio. Si tratta dell’allarme lanciato dalla Confederazione generale italiana degli artigiani, che asserisce che per dimezzare gli aumenti di costo in capo a famiglie e imprese previsti nel 2022 andrà aumentato il contributo dello stato per contrastare il caro bollette, già a quota 58 miliardi. Complessivamente, si parla di 70 miliardi per aiutare famiglie e imprese a contrastare la crisi energetica.
Secondo la Cgia sono necessari altri 30 miliardi di euro, a cui aggiungere 5 miliardi per estendere anche al prossimo mese di dicembre gli effetti contro il rincaro delle bollette introdotti con il decreto Aiuti ter. Quasi 15 miliardi di euro dovrebbero essere messi a disposizione per rinnovare nel primo trimestre le misure contro il caro energia previste dal decreto Aiuti ter; altri 8,5 miliardi di euro per indicizzare le pensioni; e infine cinque miliardi per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, quattro miliardi e mezzo di euro per lo sconto contributivo del 2% a carico dei lavoratori dipendenti con reddito fino a 35 mila euro e due miliardi di euro di spese indifferibili.