
Pubblicati il giorno dopo la riconferma di Xi Jinping a capo del Partito Comunista Cinese, i dati sul Pil sono arrivati con sei giorni di ritardo
Riparte la crescita economica della Cina nel terzo trimestre, con il Pil al 3,9% annuo, superando le previsioni degli analisti nonostante il rallentamento causato dalle misure sanitarie.
Pubblicati il giorno dopo la riconferma di Xi Jinping a capo del Partito Comunista Cinese, i dati sul Pil arrivano con sei giorni di ritardo, senza preavviso o conferenza stampa, contrariamente alla consuetudine. Prevista martedì scorso, la pubblicazione era stata posticipata all’ultimo minuto e senza spiegazioni. Le attese erano per una crescita più contenuta tra il 2,5% e il 3,5% tra luglio-settembre, per effetto della politica “zero Covid”.
Nel secondo trimestre il Pil cinese si era fermato, crescendo solo dello 0,4% in un anno, la peggiore performance dal 2020. Ora «l’economia sta mostrando segni di ripresa», ha affermato Zhao Tonglu, alto funzionario del National Bureau of Statistics (BNS), in una nota.
Nella variazione trimestrale il Pil è anche cresciuto del 3,9%, un buon segno perché tra il primo e il secondo trimestre era sceso del 2,6%. La pubblicazione dei dati sulla crescita lunedì è stata accompagnata da una serie di altri dati economici, tra cui le vendite al dettaglio, principale indicatore dei consumi delle famiglie, rallentate a settembre a +2,5% su un anno, contro il 5,4% di agosto.