L’esecutivo ottiene la fiducia con 235 sì. 154 i voti contrari
Il governo Meloni ha ottenuto la fiducia alla Camera con 235 sì. 154 i voti contrari, cinque gli astenuti. Hanno votato 389 deputati su 400.
Dopo il dibattito parlamentare alla Camera e prima del voto di fiducia, è arrivata la replica del discorso della premier Giorgia Meloni dopo gli interventi di maggioranza e opposizione durante il dibattito.
«Io non avrò mai timore di parole franche, dirette e delle critiche anche molto decise – ha affermato la presidente del Consiglio – sono una persona che l’ha fatto in passato, non ho mai risparmiato nessuno e mai ho mancato di rispetto nei confronti dei miei avversari e non mi aspetto che le opposizioni oggi lo facciano con me. L’unica cosa che chiedo è di essere giudicata per quello che davvero dico, penso e faccio».
La premier ha risposto punto per punto ai temi del suo intervento che hanno sollevato più critiche. Sulle questioni economiche ha affermato che ha sempre sostenuto l’emissione di debito comune e che non ha mai “remato contro” il Pnrr e il Next Generation EU.
Torna poi sui diritti delle donne, rivolgendosi all’onorevole Debora Serracchiani del Pd. «Ha detto che vorrei le donne un passo indietro agli uomini. Mi guardi, le sembro un passo indietro? È una sconfitta che una donna rinunci ai figli per il lavoro».
Sul reddito di cittadinanza ha affermato: «Ho sentito dire che consideriamo colpevoli i percettori del Reddito di cittadinanza. Non ho mai considerato il problema i percettori del Reddito ho considerato a volte un problema una classe politica che si accontentava di tenere le persone in difficoltà in quella difficoltà pur di farci cassa elettorale, occorre ragionare su un sistema che ha avuto dei problemi e non funziona. È notizia di ieri, un navigator fa in media non più di un colloquio di lavoro al giorno. Sono le risposte inadeguate il problema».
Sul tema energia: «Materie prime, energia, catene del valore. Noi non controlliamo più niente. È un tema che va portato in Ue. Ce ne accorgiamo oggi con l’energia, ma in pandemia, quando la Cina ha deciso di dare priorità al mercato interno, da noi intere catene del valore non funzionavano più. È un tema. A me pare che Ue abbia perso dei treni e non per i sovranisti che non comandano in Ue. Io non devo fare nessuna scelta la mia scelta è sempre e solo difendere l’interesse italiano, non farò mai la cheerleader di nessuno».
Rispondendo ad alcuni deputati, tra cui Aboubakar Soumahoro, dà loro del tu e viene subito ripresa.« Al collega Soumahoro mi sento di dire, tutti ci sentiamo scolari della storia, sai, altrimenti saremmo ignoranti del presente, senza futuro» ha detto Meloni, interrotta dalle proteste dei deputati dell’opposizione. «State calmi, Chiedo scusa, errore mio, chiedo scusa, succede di sbagliare, basta chiedere scusa quando accade».