
Nel 2022 le opere pubbliche sono crescite del 4% rispetto al 2021, una stima dimezzata rispetto all’8,5% previsto a febbraio
Il caro-materiali sta producendo per il Pnrr un ritardo di 6 mesi. Lo rileva l’Ance che indica come ostacolo anche la scarsa capacità amministrativa degli enti pubblici.
Per le opere del ministero per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, il 60% delle amministrazioni locali è` impegnato nella fase di redazione del progetto definitivo o esecutivo, ma questa percentuale scende al 36% nelle regioni del Mezzogiorno, sottolinea l’osservatorio.
L’Ance indica la necessità di agire su questi fronti tanto più che entro il 2023 e` prevista l’aggiudicazione di appalti per oltre 20 miliardi di investimenti in costruzioni.
Nel 2022 le opere pubbliche sono crescite del 4% rispetto al 2021, una stima dimezzata rispetto all’8,5% previsto a febbraio. Il nuovo osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni indica che dei 10 miliardi stanziati con il Dl aiuti ad oggi circa il 70% delle imprese non ha ancora ricevuto nessuna risorsa e quelle che l’hanno ricevuta hanno potuto coprire solo il 15% dei maggiori costi sostenuti.
E, conclude l’Ance, entro il 2023 è prevista l’aggiudicazione di appalti per oltre 20 miliardi di investimenti in costruzioni.
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