
L’invito al confronto era arrivato dopo che Branson aveva più volte e in varie sedi condannato l’eccessiva severità delle norme della città-Stato in materia
Dopo l’invito, la settimana scorsa, da parte del ministro dell’Interno di Singapore, Kasiviswanathan Shanmugam, ad un dibattito televisivo su droghe e pena di morte, sir Richard Branson, patron della Virgin, ha rifiutato.
L’invito al confronto era arrivato dopo che il miliardario britannico aveva più volte e in varie sedi condannato l’eccessiva severità delle norme della città-Stato in materia.
Richard Branson ha respinto il dibattito televisivo in diretta sulla pena di morte, ma ha apprezzato l’atto “coraggioso” di Shanmugam e sollecitato gli attivisti locali al coinvolgimento. Il suo timore, ha scritto oggi sul suo blog è che un dibattito complesso sulla pena di morte possa trasformarsi in uno spettacolo.
Il miliardario ha dichiarato di aver sentito il bisogno esprimere la sua opinione soprattutto quando il trafficante malese, Nagaenthran K. Dharmalingam, di dubbie capacita mentali, è stato condannato a morte quest’anno (nella foto). Tuttavia, mantiene un «enorme rispetto per Singapore e per i singaporeani e per tutto ciò che il paese ha ottenuto nel corso del ultimi decenni».