
Amsterdam ha perso lo 0,9%, Parigi lo 0,81%, Francoforte e Londra mezzo punto percentuale. Piazza Affari +0,03%
Le Borse europee tirano il freno in attesa della Federal Reserve dopo un ottobre brillante (+9% l’Eurostoxx, +9,7% Milano) e una prima seduta di novembre in rialzo.
I dati americani di ieri sul lavoro e sul manifatturiero che insieme alle previsioni di Goldman Sachs, che vede i tassi Usa al 5% a marzo, hanno influito sulla propensione al rischio degli investitori prima delle decisioni della Fed e delle indicazioni del presidente Jerome Powell. Industria e tecnologici i settori più colpiti.
Amsterdam ha perso lo 0,9%, Parigi lo 0,81%, Francoforte e Londra mezzo punto percentuale. Galleggia Piazza Affari (+0,03%) con molti titoli finanziari (+2,3% Unipol, +2% Unicredit) in evidenza insieme alle utility (+1% Enel, +1,6% Italgas).
Come riferisce Radiocor, sul listino milanese, ancora in rimonta Tim (+1,54%) sulla scommessa di offerte in arrivo per EnterpriseCo mentre gli investitori danno più chance a un riassetto complessivo attraverso un’opa su tutto il gruppo. Male Prysmian (-3,7%) dopo il downgrade di BofA sulla concorrente francese Nexans che a Parigi ha perso oltre il 9%.
Sul mercato valutario, l’euro/dollaro resta sotto 0,99 ed è trattato a 0,9863 (0,9872 ieri). Il petrolio continua a salire: il Wti, contratto di dicembre, guadagna l’1,5% attestandosi a 89,75 dollari al barile, il Brent gennaio sale dell’1,3% a 95,97 dollari al barile. Dopo la frenata di ieri, sale dell’8,4% il gas: il contratto di dicembre si attesta a 126 euro per megawattora.