
Diffusi anche i dati sull’occupazione. A settembre in Germania erano occupate circa 45,6 milioni di persone residenti. Si tratta di un aumento dello 0,9% rispetto a settembre 2021
Le esportazioni tedesche a settembre sono diminuite dello 0,5% in un mese, in particolare verso l’Unione Europea, dove la crescita è stata indebolita dalla guerra in Ucraina.
In totale, la più grande economia europea ha esportato beni per un valore di 134,5 miliardi di euro, in dati adeguati alle variazioni stagionali e di calendario, come riferisce l’ufficio statistico Destatis in un comunicato stampa. In un anno, l’indicatore è salito del 20,3%. Le importazioni sono diminuite del 2,3% a settembre in un mese, a 130,8 miliardi di euro, con un surplus commerciale di 3,7 miliardi.
In forte rallentamento gli scambi con i Paesi Ue, dell’1,7% per le esportazioni e dell’1,2% per le importazioni, conseguenza della crisi energetica legata alla guerra in Ucraina, che pesa sulla produzione. Con 14,5 miliardi di euro di beni acquistati “made in Germany”, con un aumento del 5,6% in un mese, gli Stati Uniti sono rimasti il primo paese che importa dalla Germania a settembre.
Le esportazioni verso la Cina sono diminuite solo del 2,0% a 8,9 miliardi di euro, sullo sfondo della politica zero Covid che ha portato a ripetuti confinamenti in molte città cinesi. La Cina rimane il principale fornitore di beni per la Germania, con un aumento del 5,4% congiunturale, a 16,7 miliardi di euro.
Le importazioni dalla Russia sono crollate del 33,1% a 1,8 miliardi di euro, mentre le consegne di gas all’Europa si sono completamente fermate.
Diffusi anche i calcoli provvisori sull’occupazione. A settembre in Germania erano occupate circa 45,6 milioni di persone residenti. Si tratta di un aumento dello 0,5% rispetto ad agosto e dello 0,9% rispetto a settembre 2021.
Per Destatis, il numero di occupati, se destagionalizzato, è però leggermente diminuito (-4.000 persone) rispetto al mese precedente, dopo un aumento di 12.000 persone ad agosto e una diminuzione di 9.000 persone nel mese di luglio. Ciò significa ad ogni modo che il numero destagionalizzato degli occupati non è praticamente cambiato negli ultimi quattro mesi.