
I prezzi nell’industria totale, esclusa l’energia, sono aumentati dello 0,4%. L’Italia tra i Paesi con i maggiori aumenti
I prezzi alla produzione industriale nell’area dell’euro a settembre rispetto ad agosto sono aumentati del 3,3% nel settore energetico, dello 0,9% per i beni di consumo non durevoli, dello 0,4% per i beni strumentali e per i beni di consumo durevoli e dello 0,1% per beni intermedi. I prezzi nell’industria totale, esclusa l’energia, sono aumentati dello 0,4%.
Nella Ue sono aumentati del 2,6% nel settore energetico, dell’1% per i beni di consumo non durevoli, dello 0,4% per i beni strumentali e per i beni di consumo durevoli e dello 0,1% per i beni intermedi.
I prezzi nell’industria totale, esclusa l’energia, sono aumentati dello 0,4%. I maggiori aumenti mensili dei prezzi alla produzione industriale sono stati registrati in Bulgaria (+9,2%), Slovacchia (+8,9%) e Italia (+3,5%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Irlanda (-18,9%), Estonia (-3,9%). %) e Grecia (2,4%).
Rispetto a settembre 2021, i prezzi alla produzione industriale sono aumentati del 108,2% nel settore energetico, del 19% per i beni intermedi, del 15,2% per i beni di consumo non durevoli, del 9,8% per i beni di consumo durevoli e del 7,6% per i beni strumentali. I prezzi nell’industria totale, esclusa l’energia, sono aumentati del 14,5%.
Nella Ue sono aumentati del 105,3% nel settore energetico, del 19,1% per i beni intermedi, del 16,5% per i beni di consumo non durevoli, del 10,1% per i beni di consumo durevoli e del 7,9% per i beni strumentali. I prezzi nell’industria totale, esclusa l’energia, sono aumentati del 15%. Sono aumentati in tutti gli Stati membri, con gli aumenti annui più elevati registrati in Bulgaria (+78,2%), Ungheria (+67,5%) e Romania (+62,9%).
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