In generale, i profitti del colosso mondiale di tubi e servizi per la produzione di gas e petrolio, sono rimasti sotto le aspettative degli analisti, mentre i ricavi hanno superato le previsioni.
Nel terzo trimestre Tenaris ha visto salire utile e ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma rispetto ai tre mesi precedenti i profitti sono scesi del 4% e la crescita dei ricavi è stata più lenta (+6%, contro il +18% del secondo trimestre), come aveva del resto aveva anticipato la società.
In generale, i profitti sono rimasti sotto le aspettative degli analisti, mentre i ricavi hanno superato le previsioni.
Il gruppo, produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, ha chiuso il periodo a settembre con un utile netto di 608 milioni di dollari, 0,51 dollari per azione, l’86% in più rispetto ai 326 milioni, 0,28 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso.
I ricavi si sono attestati a 2,975 miliardi, il 70% in più su base annuale e in rialzo del 6% rispetto ai tre mesi precedenti, in quanto l’ulteriore aumento dei prezzi ha più che compensato il calo delle spedizioni, influenzate da fattori stagionali e dalla riduzione delle consegne per i progetti legati a oleodotti.
Gli analisti di Banca Akros avevano previsto profitti netti per 637 milioni e ricavi per 2,801 miliardi (altri esperti parlavano di 633 milioni), su un giro d’affari di 2,801 miliardi (altre stime arrivavano fino a 2,94 miliardi).
L’utile operativo si è attestato a 803 milioni (+248% su anno e +21% su trimestre) e l’Ebitda si è attestato a 946 milioni (+149% su anno e +17% su trimestre), con un margine del 31,8% (21,6% l’anno scorso e 28,8% nel secondo trimestre), a seguito dell’aumento dei prezzi medi di vendita che ha compensato l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia.
Nei nove mesi, Tenaris ha messo a segno profitti netti per 1,746 miliardi di dollari, in rialzo del 143% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con ricavi per 8,142 miliardi (+82%) e un Ebitda di 2,379 miliardi (+171%). Il cda ha approvato un acconto sul dividendo di 0,17 dollari per azione, pari a circa 201 milioni. La data di pagamento sarà il 23 novembre, con data di stacco il 21 novembre 2022.