Il frutto risente dei costi maggiorati di spedizione, l’allarme dei produttori
La crisi energetica e il caro bollette mettono a rischio anche il mercato delle banane; una notizia per niente buona considerando che nel carrello della spesa degli italiani questo frutto è un ‘frutto rifugio’, cioè un alimento dall’importante apporto di nutrienti e (almeno finora) di costo relativamente basso. Gli italiani ne consumano 600.000 tonnellate all’anno, con un quantitativo pro-capite di più di 10 kg, circa 60 frutti a testa.
Ora arriva l’allarme di Fruitimprese che si dice preoccupata per il lievitare dei costi di produzione per il comparto, non solo in Italia ma in tutta Europa. A complicare le cose la crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina, che mette a rischio le catene di rifornimento ma anche direttamente gli stessi produttori.
Si tratta di un incremento, sottolinea l’associazione dei produttori «che non rappresenterebbe un impegno insostenibile per il consumatore, in considerazione del ridotto valore unitario del prodotto». Il problema è che le banane sono uno dei prodotti più energivori, con tempi di maturazione in celle refrigerate ben definiti a causa della veloce deperibilità dei frutti. Per loro quindi va tenuta in conto anche la bolletta dei frigo dove vengono stoccate. Inoltre ai problemi peculiari si sommano quelli comuni agli altri prodotti ortofrutticoli, come gli imballaggi e i trasporti.