
Nella classifica di Legambiente e Ambiente Italia, con il Sole 24 ore, all’ultimo posto si piazza Catania preceduta da Palermo. A pochi passi anche Napoli (92° posto) e Roma (88° posto)
È il profondo Nord-Est il protagonista dell’edizione numero 29 di Ecosistema urbano, pubblicata oggi dal Sole 24 Ore in edicola e online.
L’indagine – condotta in tandem da Legambiente e Ambiente Italia, in collaborazione con il Sole 24 Ore, sulle performance “verdi” dei capoluoghi di provincia – vede l’affermazione di Bolzano (nella foto), che scala cinque posizioni e rimpiazza in testa Trento, questa volta seconda. Al terzo posto un’altra provincia alpina, Belluno, che era ottava, mentre si mantengono nelle prime dieci sia Treviso (sesta) che Pordenone (settima).
Oltre alle due venete già citate, nella top ten si incontrano due emiliano-romagnole (Reggio Emilia, quarta, e Forlì, ottava), la ligure La Spezia (nona, che con Forlì costituisce la coppia di new entry tra le prime 10) e la lombarda Mantova (scesa dalla terza alla decima posizione).
Sparse lungo la classifica le grandi città, a partire dalle performance migliori di Trieste (15° posto) e Bologna (24° posto), seguite da Milano (38° posto, scende di otto posizioni) e da Firenze (-14 posizioni, al 43° posto), per arrivare sul fondo dove all’ultimo posto si piazza Catania preceduta da Palermo. A pochi passi anche Napoli (92° posto) e Roma (88° posto).
Sono 18 i parametri comunali considerati relativi alle performance green del 2021 nelle 105 città capoluogo. Nelle città si confermano le croniche emergenze, a cominciare dall’inquinamento atmosferico: i valori di picco tornano lentamente a crescere nelle aree urbane storicamente afflitte dal problema mentre scendono lievemente le medie nazionali.
Migliora ancora la percentuale media di raccolta differenziata dei rifiuti nei capoluoghi, che scavalca la soglia del 60%, ma torna a crescere la quantità rifiuti prodotti; il trasporto pubblico, dopo il crollo generale evidenziato lo scorso anno con i dati post-pandemia fa registrare qua e là timidi miglioramenti, confermando però per i capoluoghi performance generali molto lontane da una piena ripresa; rallenta la crescita del numero di vetture immatricolate in ambito urbano, che si attesta poco sotto il dato medio dello scorso anno, ma il parco auto resta tra i più alti d’Europa.
Piccoli segni positivi arrivano dalla crescita della ciclabilità (km di piste e infrastrutturazione) e dalla diffusione del solare (termico o fotovoltaico) installato su edifici pubblici.
Si conferma ai vertici della capofila del Sud (Cosenza), che si limita a slittare dal quarto al quinto posto, sempre con diversi exploit nei 18 parametri presi in considerazione.
Dalle ultime 10 escono Brindisi e Ragusa, rimpiazzate da Salerno e Crotone. La Sicilia rimane la regione con più problemi, a partire dalle due città più grandi – Palermo e Catania – che finiscono penultima e ultima, scambiandosi le posizioni.
Ma anche il Nord (con Alessandria, addirittura terzultima) e il Centro (con Massa e Latina) ha le sue rappresentanti in crisi costante. Tutte le classifiche città per città sono consultabili qui.