Soddisfatto l’ad Lovaglio: “una svolta nella vita del Monte dei Paschi; il meglio deve ancora arrivare”
È soddisfatto e fiducioso l’ad Luigi Lovaglio di Monte dei Paschi che ieri a Siena ha presentato i conti del terzo trimestre dell’anno e fatto il punto della situazione con gli analisti; al punto da dichiarare: «Ci troviamo di fronte a una svolta nella vita del Monte dei Paschi e il meglio deve ancora arrivare». Mps ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con una perdita di 360 milioni di euro, a fronte dell’utile di 388 milioni realizzato nello stesso periodo dello scorso anno; il segno meno però non spaventa perché va imputato esclusivamente all’uscita di oltre 4 mila dipendenti: tutte le richieste di uscita anticipata arrivate alla banca (4.125) saranno infatti accolte, benché siano superiori a quanto previsto inizialmente.
Una notizia che fa esultare i sindacati, impegnati per ottenere migliori tutele e garanzie per le lavoratrici e i lavoratori, in balia della riorganizzazione e delle operazioni di integrazione del gruppo. Escludendo quindi questi costi, i primi nove mesi del 2022 si sarebbero chiusi con utili per 565 milioni di euro, con un risultato superiore allo stesso periodo dell’anno scorso. Lovaglio ha rassicurato i clienti dell’istituto di credito sul fatto che l’alleggerimento di così tanti lavoratori (che rappresentano circa il 20% degli occupati totali) in poco tempo non avrà nessun impatto negativo, anzi: l’operazione garantirà risparmi per circa 300 milioni di euro a partire già dal 2023.