I tre imputati erano stati condannati in primo grado a 6 anni (Profumo e Viola) e a tre anni e mezzo (Salvadori) per falso in bilancio e aggiotaggio in un filone delle indagini sulla banca senese
Assolti. E’ arrivata poco fa la sentenza di appello per gli ex vertici di Mps, Alessandro Profumo (in foto) e Fabrizio Viola, riguardo a presunte irregolarità nella passata gestione della banca senese. La sentenza era attesa lo scorso 27 novembre ma poi è stata rinviata ad oggi perchè uno dei giudici della seconda Corte d’Appello era influenzato e si è quindi disposto il rinvio.
Il pg Gaballo, oltre a chiedere la conferma anche dei 2,5 milioni di euro di multa sia per Viola sia per Profumo e della sanzione pecuniaria di 800 mila euro per Mps, aveva proposto alla seconda Corte d’Appello, presieduta da Maria Rosaria Correra, di accogliere ai fini civilistici i ricorsi delle oltre duemila parti civili.
Profumo e Viola sono stati riconosciuti colpevoli in primo grado per aver fornito informazioni errate sullo stato reale della contabilità bancaria dal 2008 (Santorini ed Alexandria). I due manager erano alla guida della banca dal 2012, quindi, dopo Vigni e Mussari, che sono stati assolti in corte di Cassazione perché il medesimo capo di imputazione non sussiste.
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