
Quanto al futuro, il gruppo ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di conseguire nel quarto trimestre 2022 margini fortemente positivi
Via libera del cda della holding Cairo Communication ai conti dei primi nove mesi dell’anno, chiusi con un risultato netto di pertinenza del gruppo in calo a 8,3 milioni (-71% dai 28,8 milioni nel pari periodo 2021, quando aveva beneficiato per 7,3 milioni dalla plusvalenza realizzata nella cessione della Unidad Editorial Juegos).
Per contro, precisa una nota, i primi nove mesi del 2022 risentono di oneri non ricorrenti per 11,9 milioni rispetto agli 0,8 milioni del pari periodo 2021, oltre che dell’incremento dei costi della carta e di altri fattori produttivi. I ricavi lordi consolidati salgono a 842 milioni (da 836 milioni), con un margine operativo lordo (ebitda) ante oneri non ricorrenti netti, pari a 93,4 milioni (da 109,6 milioni) e un ebitda di 81,5 milioni (da 108,8 milioni).
Gli oneri non ricorrenti netti includono, tra le altre cose, 10 milioni imputabili alla transazione del contenzioso relativo al complesso immobiliare di via Solferino/San Marco/Balzan (la storica sede del Corriere della Sera). La posizione finanziaria netta consolidata al 30 settembre 2022 è pari a circa 30,5 (da 37 milioni a fine 2021).
Quanto al futuro, il gruppo ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di conseguire nel quarto trimestre 2022 margini (ebitda) fortemente positivi, di poco inferiori rispetto a quelli realizzati nel pari periodo del 2021 per effetto dell’andamento dei costi dei fattori produttivi.
Con riferimento ai diversi settori di attività della holding, nei primi nove mesi del 2022, per il settore editoriale periodici (Cairo Editore), il margine operativo lor
do (ebitda) e il risultato operativo (ebit) sono stati pari rispettivamente a 3 milioni e 1,4 milioni (da 6,6 milioni e 5,2 milioni nei primi nove mesi 2021). Per il settore concessionarie, invece, il margine operativo lordo è stato a pari a 1,9 milioni (da -0,1 milioni) con un risultato operativo di 0,4 milioni (da -1,1 milioni nel 2021).
L’indebitamento finanziario netto complessivo, infine, che comprende anche le passività finanziarie relative a contratti di locazione iscritti in bilancio ex Ifrs 16 (principalmente locazioni di immobili) pari a 170,8 milioni, ammonta a 140,4 milioni (da 147,8 milioni a fine 2021).