
I prezzi al consumo sono saliti al 3,6%, +0,2 in un mese, a causa degli elevati costi delle materie prime e allo yen debole
L’indice principale dei prezzi al consumo per l’area Ku di Tokyo, in Giappone, è salito del 3,6% a 103,6 punti a novembre dal 3,4% di ottobre, accelerando al ritmo più rapido degli ultimi 40 anni sulla scia dell’aumento delle pressioni inflazionistiche dovute agli elevati costi delle materie prime e allo yen debole.
Il dato ha superato l’obiettivo del 2% della Banca del Giappone per il sesto mese consecutivo, poiche’ le aziende hanno continuato ad alzare i costi per i consumatori.
Tuttavia è ampiamente previsto che la Boj mantenga una politica monetaria estremamente espansiva, nonostante l’aumento dell’inflazione e l’indebolimento dello yen, poiché vede fattori esterni guidare queste tendenze, mentre la crescita dei salari e dei consumi interni rimangono deboli.
Nel contempo, frena l’attività della manifattura in Giappone. L’indice Pmi manifatturiero di novembre, stilato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, nella lettura preliminare cala a 49,4 dal 50,7% di ottobre.
Si tratta della prima contrazione dell’attività industriale dal gennaio 2021 e il ritmo più rapido in due anni, a causa del raffreddamento delle condizioni della domanda e delle forti pressioni inflazionistiche.
La produzione è ai minimi da settembre 2020, i nuovi ordini sono scesi al ritmo più ripido in 27 mesi e gli ordini di esportazione sono diminuiti a un ritmo più rapido quando i casi di Covid sono riemersi in alcuni paesi.
Inoltre, le imprese hanno continuato a ridurre le attività di acquisto, riflettendo le preoccupazioni sulla domanda futura. Per quanto riguarda i prezzi, l’inflazione dei costi di acquisto è scesa ai minimi su 14 mesi, e anche i prezzi alla produzione si sono moderati.
Infine, il sentiment si è indebolito ai minimi di sei mesi sulla scia delle continue preoccupazioni sull’attuale situazione economica globale. Nel mese calano anche il Pmi servizi, che passa a 50 punti dai 53,2 del mese precedente, e il Pmi composito, da 51,8 a 48,9 punti.