
Pubblicato l’outlook per l’Eurozona nel primo trimestre del 2023 a cura di S&P Global Ratings. Secondo l’agenzia, dalla metà del 2023 l’economia tornerà a crescere
Il forte slancio dell’economia europea si arresterà quasi completamente all’inizio del prossimo anno. L’inflazione persistente, il blocco delle assunzioni e l’aumento dei tassi d’interesse saranno fattori chiaramente negativi.
Lo si legge nell’outlook per l’Eurozona nel primo trimestre del 2023 a cura di S&P Global Ratings. «Ma una sostanziale accelerazione dei salari e un rafforzamento degli investimenti pubblici dovrebbero sostenere la domanda interna e indirizzare l’economia verso una modesta ripresa a partire dalla metà del prossimo anno», aggiunge l’agenzia di rating.
«Alla fine del 2022– spiega S&P -, la produzione manifatturiera dell’Ue si attesta ai massimi storici, anche se i settori ad alta intensità energetica hanno ridotto l’attività a causa dei costi più elevati. Il ciclo delle assunzioni è ancora forte e spinge i consumi. Il ciclo dei tassi si avvia probabilmente al termine, ma non è ancora finito».
S&P si attende che la Bce aumenti i tassi di altri 75 punti base prima di sospendere i rialzi. Inoltre, il suo bilancio potrebbe ridursi di quasi 3.000 miliardi di euro in tre anni.