
Il viceministro dell’Economia sostiene che “tante impostazioni non sono in linea con le direttive comunitarie”
Maurizio Leo, viceministro dell’Economia, ha dichiarato che “dovremo andare a rivedere l’Iva“.
Secondo Leo “abbiamo tante anomalie, tante impostazioni che non sono in linea con le direttive comunitarie“.
Il viceministro lo ha annunciato in collegamento con gli Stati Generali delle imprese e professioni a Cassano D’Adda e ha preso in esempio “quello che avviene oggi per il settore immobiliare” dove “se c’è una cessione di un immobile bisognerà andare a vedere chi è il cessionario. Se è un’impresa di costruzioni che ha realizzato l’opera per meno di cinque anni c’è Iva, se invece si è superato questo lasso temporale c’è l’imposta di registro“. Si tratta quindi di “una sorta di Babele in cui bisogna mettere ordine” e “al tempo stesso “bisognerà fare molto sulla parte dell’accertamento” perché “noi oggi abbiamo discipline di accertamento imposte sui redditi, discipline di accertamento Iva, discipline di accertamento registro. Qui bisognerà unificare i testi“.